Sapevate che oltre ad essere un gesto istintivo per scambiare affetto, l’abbraccio costituisce un’ottima medicina per combattere ansia, stress e persino raffreddore? Per tutti i curiosi ecco una guida utile per saperne di più sui suoi benefici psico-fisici.
L’abbraccio nella nostra epoca
L’era moderna è oramai da considerarsi “l’epoca dei social”. Pertanto a seguito di un mondo che volge sempre più al digitale limitando molto il contatto umano diretto, tutti quei gesti come ad esempio l’abbraccio o il tocco confortevole di una carezza stanno via via diventando sempre più rari.
In altre parole se da una parte la socializzazione virtuale è riuscita ad abbattere le barriere geografiche tra persone lontane, dall’altra non ha fatto altro che escludere la vera e propria vicinanza fisica fatta di strette di mano, baci e quant’altro.
Come se non bastasse il tutto è stato ulteriormente aggravato dalla pandemia da Covid-19 che ha costretto e abituato la società ad un maggiore distanziamento.
In conclusione ciò che emerge dalla quotidianità è che ci abbracciamo davvero poco, e al di là delle cause esterne siamo noi i primi a dare poca importanza a quello che non solo dovrebbe essere un gesto semplice e spontaneo, ma che in realtà rappresenta molto di più.
L’abbraccio dona benessere psico-fisico
Da alcuni studi effettuati da un gruppo di ricercatori appartenenti sia all’Università della Virginia, sia alla Carnegie Mellon University su un numero di ben 404 individui, avvertire il calore del corpo altrui contro il proprio aiuta a contrastare malesseri psicologici e persino fisici. Lo dimostra il fatto che durante i test i soggetti sani che affermavano di abbracciare più volte al giorno, una volta esposti al virus del raffreddore lo contraevano in maniera più blanda e guarivano più in fretta rispetto ai volontari maggiormente carenti di contatto umano.
A tal proposito già in passato era stato appurato come stringere la mano ad una persona cara provocasse il rilascio dell’ossitocina nel sangue, ovvero di un ormone che porta con sé molteplici benefici e tra questi la diminuzione della pressione sanguigna, degli stati d’ansia e dello stress, l’incremento della memoria e persino la riduzione di alcune infezioni come il raffreddore.
Questa è la prova evidente che l’abbraccio non tocca solo il corpo, ma arriva più in profondità, laddove si cela la psiche. Ma com'è possibile che un semplice gesto riesca a scatenare tutti questi fenomeni?
La risposta è pressoché semplice. Ogni qualvolta ci si abbraccia il contatto che avviene tra due corpi non fa altro che stimolare la produzione di endorfine, ovvero dei neurotrasmettitori che si occupano di ridurre la sensazione di dolore favorendo il benessere. Di conseguenza accade che diminuiscono sia la pressione arteriosa, sia il cortisolo (ormone responsabile dell’aumento della glicemia). Inoltre il respiro diviene più regolare, la frequenza cardiaca rallenta e al contempo si attivano ulteriori ormoni che rafforzano la risposta immunitaria.
La hug-therapy e l’importanza degli abbracci
Molti di voi avranno potuto notare come i bambini siano naturalmente portati ad abbracciare molto spesso. Questo accade perché a seconda della situazione tendono a ricercare nelle persone che li accudiscono protezione e conforto. Di conseguenza sentendosi amati e accuditi riescono a sviluppare un senso di sicurezza. Al contrario in tutti quei casi in cui una madre non offrirà il sostegno di cui il figlio necessita, egli si sentirà frustrato e avrà difficoltà nelle future relazioni.
Dato il grande impatto emotivo che l’abbraccio porta con sé, negli ultimi anni viene sempre più adoperato per curare traumi oppure disagi risalenti alla prima infanzia. Stiamo parlando della hug-therapy, ovvero un percorso nel quale il contatto fisico fa da colonna portante per accrescere l’autostima e per ridurre ansia e altre paure tra cui anche quella della morte.
Secondo l’Università Vrije situata ad Amsterdam persino l’abbraccio di un cuscino o di un peluche è in grado di alleviare l’angoscia e donare sollievo emotivo. Ad ogni modo è utile specificare come il contatto fisico tra le persone abbia un effetto molto più potente.
Conclusioni
In definitiva possiamo comprendere quanto l’importanza di un abbraccio non sia mai da sottovalutare né in tenera età, né quando si diventa adulti dal momento che l’essere umano è naturalmente portato alla ricerca dell’altro e del suo contatto.
È stato infatti dimostrato come le persone più in conflitto con altri individui riescano meno a contrastare influenze e raffreddori.
A proposito di ciò a seguito di alcuni test si è cercato di stabilire quale sia il numero ideale di abbracci al giorno per poter stare meglio. È emerso come quattro si dimostrino utili al mantenimento del benessere psicofisico, otto siano efficaci per essere in buona salute, mentre in circostanze di smarrimento e solitudine ne servirebbero dodici.
Pertanto abbracciamoci più spesso dando valore a questo piccolo-grande gesto che non deve essere vissuto come un banale e frettoloso scambio, ma come vera e propria fonte di benessere psico-fisico.
I benefici psico-fisici dell’abbraccio
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